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  • Immagine del redattoreDavide

#andràtuttobene

Era il 5 Aprile dello scorso anno e la cantautrice di origini sicule, Levante, pubblicava il primo singolo della sua ultima fatica discografica, Magmamemoria, dal titolo Andrà Tutto Bene.



E’ Marzo 2020, quasi ad una anno di distanza, l’Italia è piegata su sé stessa a causa di una pandemia mondiale che sembra averci preso prepotentemente di mira. I social esplodono di messaggi colmi di speranza e solidarietà verso noi italiani, isolati, molti in una vera e propria quarantena, e senza la possibilità di abbracciarci o semplicemente sfiorarci la mano. Tra tra tutti, un disegno in particolare primeggia, non solo sul web, ma anche sventolato sui balconi di tantissime case. E’ quello che una miriade di bambini in questi giorni, costretti anche loro a rinunciare alla corsa in bicicletta o al pallone scalciato contro la rete di un parco, stanno disegnando, anche un po’ per ammazzare la noia, con l’innocenza e forse inconsapevolezza che solo loro al momento possono avere, e che invece noi adulti, al contrario, siamo chiamati per dovere civico ad assumere. Il disegno è sostanzialmente quello di un arcobaleno accompagnato da una scritta: ANDRÀ’ TUTTO BENE.


Subito il mio pensiero scorre indietro nel tempo, a quel singolo che Levante aveva pubblicato proprio circa un anno fa e che adesso assume tratti quasi profetici. Proprio alla sua uscita, commentavo brevemente così il brano:



'Rosso Rivoluzione. Facciamoci sentire, cazzo, e che la sua musica sia il nostro cavallo di battaglia. C’è tutta la sua rabbia, che è anche la mia, la nostra. Facciamo ascoltare Andrà Tutto Bene ovunque!

‘È QUESTO IL FUTURO CHE SOGNAVAMO PER NOI?’

Quando la musica diventa l’interruttore per accendere cervelli e far sentire la nostra voce non si può non parlare di sola e pura ARTE. Grazie Claudia Lagona , tutto ciò è molto più di una semplice canzone'.


Qual è la rabbia a cui mi riferivo? E’ la rabbia causata dal modo in cui abbiamo continuato a trattare la nostra Madre Terra, la rabbia verso ogni forma di xenofobia e discriminazione nei confronti del prossimo, verso una società che dimentica troppo in fretta il passato, verso i sistemi democratici dei paesi occidentali che ancora brulicano di ipocrisia e abuso di potere. La nostra rivoluzione, da fan, l’abbiamo fatta, ed era una rivoluzione rossa come il fuoco, ma anche rossa come il cuore, quello dell’amore, degli abbracci e della fisicità di cui oggi dobbiamo privarci. Non tutti però sono ‘noi’. Dietro questo periodo difficile ho sempre pensato che si nasconda una sorta di punizione divina, chiamatelo karma, o semplicemente legge del contrappasso, come volete. Abbiamo maltrattato per troppo tempo la nostra ‘casa’, e forse adesso è proprio questa casa che ci vuole far capire quanto siamo stati incoscienti e quanto, davanti alla potenza della Natura, siamo inermi. Gli abusi, la paura verso il prossimo, i giochi sporchi dei Governi, ahimè, sicuramente non cesseranno dopo questa epidemia da coronavirus, sarebbe troppo utopico crederci. Ma nel mentre noi ribelli possiamo non smettere di credere che insieme si è più forti, e che solo guardandoci a vicenda dritto dentro l'anima, dobbiamo ripeterci che da domani….andrà tutto bene.

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