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Diodato | Che Vita Meravigliosa

Ciò che scrivo non è dettato dalla popolarità che Sanremo gli ha conferito, ma semplicemente dal voler approfondire la conoscenza di un artista che inizio ad ammirare, Antonio Diodato. Sì, perché questo è l’errore che si commette oggi: vedere e soffermarsi superficialmente sull'artista e sulla canzone che in quel momento è più gettonata, ignorando talvolta la vera persona che si cela dietro, dimenticandola dopo il breve periodo di successo. Ma devo ammettere che il suo “rumore” inizia a piacermi.

Si può notare il grande animo che si nasconde oltre le parole che regala, nella stesura e nella composizione dell’intero album “Che vita meravigliosa”, in quanto descrive a mio parere, l’altalena emotiva che si cela quando termina una relazione affettiva o amorosa: dal non voler dimenticare l’amata alla voglia di vivere anche senza di lei.

Dalla descrizione dell’appartamento fisico e dal senso di labile contentezza ricercato nella pochezza momentanea in “Alveari” al voler riascoltare per l’ultima volta riecheggiare la voce dell’amore mai finito in “Fai rumore”. Ogni brano racconta una storia che riguarda la quotidianità di ognuno di noi, ed è bello come una persona possa immedesimarsi a pieno, perché in fin dei conti la musica è vita. Come ogni arte, ti aiuta a non rimanere solo, poiché rifugio di emozioni, ricordi e dolci malinconie di tempi passati mai dimenticati. Il tutto ascoltato con le cuffie nelle orecchie, in equilibrio sul cornicione, ammirando il mare che “mi fa piangere e ballare come un pazzo insieme a te” come afferma nel singolo “Che vita meravigliosa”, che nasconde al contempo il significato stesso del dover vivere la vita in tutta la sua interezza. Così, continuando a non essere indifferenti alle emozioni che ci riserva quest’ultima , anch’io mi siedo su quel cornicione, consapevole che ciò che afferma nell'album è l’emblema della fragilità umana mista alla voglia di ricominciare cercando di non dimenticare il passato. D'altronde...


''Consumo le mie scarpe

E forse le mie scarpe

Sanno bene dove andare”, e sono certa che queste continueranno a guidarmi''

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