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  • Immagine del redattoreDavide

One World: Together at Home | Musica come preghiera universale

Era il 13 Luglio del 1985 quando Bob Geldof e Midge Ure avevano organizzato il Live Aid, il 'concerto-evento' più grande nella storia della musica, con lo scopo benefico di raccogliere fondi per fronteggiare l'emergenza della carestia etiope. Da lì, una serie di eventi simili sono stati messi in piedi nel tempo, dagli artisti di tutto il mondo, ogni qual volta che la storia dell'umanità si è fatta buia (Live 8, Live Earth, Tsunami Aid, etc...), mai nessuno di loro però avrebbe immaginato che un giorno un live simile sarebbe stato realizzato con le modalità del 'One World: Together at Home', cioè senza pubblico ed in collegamento video dalle proprie case. L'evento, ideato da Lady Gaga, ieri, 19 Aprile 2020, ha chiamato a raccolta una lunghissima lista di cantanti, musicisti, attori e presentatori di fama mondiale, per raccogliere fondi da donare all'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per fronteggiare uno degli ostacoli più difficili per l'uomo da superare, la pandemia mondiale da COVID-19 che, da troppi mesi ormai, affligge l'intero pianeta. I fondi raccolti saranno impiegati non solo per finanziare la ricerca scientifica impegnata nella creazione di un vaccino in grado di bloccare l'infezione, ma anche, e sopratutto, per aiutare chi in questo momento lotta h24 in prima linea: medici, infermieri, assistenti sanitari, volontari, farmacisti...chiunque ha messo a disposizione il proprio lavoro per essere d'aiuto al prossimo, necessitando delle risorse appropriate alla propria opera.


L'evento, diviso in due parti, ha visto in un primo blocco di 6 ore, trasmesso solamente su piattaforme streaming, esibizioni ed interventi di tantissimi artisti noti (tra cui Rita Ora, Niall Horan, Adam Lambert, Kesha, Luis Fonsi, Jennifer Hudson, Liam Payne, The Killers, Charlie Puth, Jessie J, Annie Lennox, Sheryl Crow, Ellie Goulding, Zucchero, Jess Glynne, Michael Bublé, Hozier...), in una sorta di lunghissima anteprima allo show principale, della durata invece di 2 ore e trasmesso in diretta mondiale in quasi tutte le televisioni del mondo. In Italia, dalle 2:00 alle 4:00 (ora locale), su Rai1 e Radio2, i radiofonici Fabio Canino e Ema Stokholma hanno seguito e commentato la diretta televisiva, intervallando il tutto anche con interventi di artisti nostrani, tra cui Malika Ayane e Leo Gassman, mentre oltreoceano l'evento veniva presentato da tre tra i più grandi showman televisivi statunitensi: Jimmy Fallon, Jimmy Kimmel, e Stephen Colbert.

Sarebbe quasi impossibile spendere una parola per ciascuno dei personaggi coinvolti in questo progetto, quel che invece proverò a fare è sottolineare i cosiddetti 'highlights' dell'intera serata. Tra i molti interventi non cantati, abbiamo avuto i coniugi Beckham che, presentando l'esibizione canora di Sir Elton John, hanno voluto sottolineare e ricordare quanto un nucleo famigliare stabile e sereno possa essere psicologicamente importante in una situazione di lockdown mondiale come questa. Sulla stessa linea, l'attrice Kerry Washington ha voluto poi approfondire la tematica relativa ai problemi psicologici che possono insorgere con molta più facilità in una situazione simile, consigliando come e quanto sia importante ora più che mai non avere paura di chiedere aiuto quando sentimenti come ansia, paranoia, angoscia e paura prendono il sopravvento.

Beyoncé, e dopo di lei, Alicia Keys (che in maniera sorprendente hanno preferito parlare anziché cantare), rivolgono messaggi di solidarietà in particolar modo verso la popolazione afroamericana, che sarebbe attualmente la più colpita negli USA dal virus, rappresentando purtroppo ancora la fascia sociale più povera che, in un sistema sanitario privatizzato come quello americano, con difficoltà riesce ad accedere alle cure necessarie. Sembra infatti che il 32% dei malati Covid negli States siano proprio afroamericani, i quali, a loro volta, rappresentano solamente il 13% della popolazione.

L'intervento del direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom, a sua volta, è sembrato rimarcare proprio la richiesta di abbattimento di qualsiasi tipo di barriera e divergenza sociale in tutti gli Stati colpiti dalla pandemia, invitando i Governi Nazionali a provvedere in tal senso.

Emblematica l'apparizione 'congiunta' di due 'ex first lady' della Casa Bianca, Michelle Obama e Laura Bush, che, al di là di ogni divergenza e linea politica intrapresa dai rispettivi mariti, hanno messo insieme le loro voci a dimostrazione che in momenti di crisi come questi, le differenze si annullano e, come sottolineato più volte nell'intero evento, diventiamo tutti cittadini del mondo. Entrambe hanno ringraziato Lady Gaga per aver raccolto con questo progetto più di 50 milioni di dollari da donare all'OMS, nel momento stesso in cui il Presidente Trump decide invece di levare denaro a questa stessa organizzazione.

Sia i coniugi Bill e Melinda Gates, che la 'presentatrice delle presentatrici, Oprah Winfrey, hanno poi sottolineato quanto sia importante che il vaccino in futuro possa arrivare a tutta la popolazione in maniera indistinta da condizioni economiche/sociali, e che non si ripeta lo stesso errore fatto dai Governi durante l'epidemia di HIV/AIDS, quando il Terzo Mondo venne lasciato abbandonato a sé stesso senza cure adeguate.

Impossibile non citare l'Italia in un contesto simile, paese che tra tutti più soffre a causa dell'epidemia, e che per primo ha conosciuto la terribile forza distruttiva di questo coronavirus, diventando poi, per tutti gli altri Stati, un modello di risposta alla crisi da seguire. Tra questi momenti, commovente il collegamento con la ricercatrice italiana Silvia Castelletti, cui pelle del viso, tagliata dall'uso senza sosta di mascherina, è diventata simbolo di resistenza e forza un po' ovunque. Anche i coniugi Idris e Sabrina Elba, entrambi attualmente positivi al virus, hanno voluto ricordare la forza e la resilienza italiana rappresentata da una 'nonnina' di 102 anni che, dopo aver sconfitto l'influenza spagnola nel 1918, ha superato vittoriosa anche la lotta contro il Covid.


Passando invece alla musica, vera protagonista e canale di comunicazione centrale in questo progetto, non si può non notare come quasi tutti gli artisti presenti abbiano scelto di cantare non un proprio pezzo, ma perlopiù classici mondiali, canzoni con un'empatia universale che meglio di qualsiasi nuova hit potevano rappresentare il messaggio di speranza voluto, quasi come se tutto lo show fosse un salone comune dove ogni 'essere umano' (e non l'artista) ha messo a disposizione il proprio talento (in questo caso con la voce) per comunicare forza e solidarietà agli spettatori. La diretta ha avuto inizio con colei che ha messo in piedi l'intero progetto, Lady Gaga. Importante notare come sia stata una sola donna a contattare centinaia di colleghi e a convincerli ad impiegare le proprie risorse in questa lotta. Simbolo di una società ormai molto diversa da quella delle 'grandi guerre mondiali', dove alle donne perlopiù veniva lasciato il solo compito di 'restare a casa' aspettando i mariti impegnati intanto al fronte.

Il primo pezzo proposto da Gaga, sorridente, visibilmente emozionata e sopratutto grata a tutti colori coinvolti in questo evento, è stata una bellissima interpretazione 'piano e voce' di Smile di Charlie Chaplin, un classico che dal 1936 è un vero e proprio invito a sorridere nonostante tutte le difficoltà del momento.

''Smile and maybe tomorrow

You'll see the sun come shining through for you''

Numerose le performance di artisti che, a loro volta, erano stati già protagonisti del leggendario Live Aid, tra cui Stevie Wonder, Paul McCarteney (che omaggia la sua mamma, ex infermiera ed ostetrica, con una bellissima interpretazione di Lady Madonna) e Mick Jagger che, seppur a distanza, si esibisce con gli altri membri dei suoi Rolling Stones. Tra gli artisti invece più giovani, si sono distinti il colombiano Maluma, la talentuosa Lizzo, il duo artistico formato dai fratelli Billie Eilish e Finneas e la 'coppia del pop' Shawn Mendes e Camila Cabello, sulle note di una meravigliosa What A Wonderful World di Louis Armstrong, e con in video strazianti immagini provenienti da ogni parte del mondo, tra cui anche ospedali italiani impegnati senza tregua nel contrastare l'epidemia.

'Look at the stars,

Look how they shine for you,

And everything you do,

Yeah, they were all yellow'

Queste ultime sono le parole di Yellow, famoso singolo dei Coldplay, suonato qui dal solo Chris Martin, in un invito a godere delle meraviglie che il mondo ha da offrirci nonostante le avversità del periodo.

Un altro frontman di una celebre rock band ha presenziato durante il Together at Home, ovvero Billie Joe Armstrong dei Green Day, anche lui come Martin, a differenza della maggior parte degli altri artisti, ha cantato un proprio pezzo, Wake Me Up When September Ends, considerandolo adatto al contesto dell'evento. Tra i nomi più attesi, e che non hanno deluso assolutamente le aspettative, abbiamo avuto Jennifer Lopez in un bellissimo omaggio a Barbra Streisand con People da Funny Girl. Una performance impeccabile vocalmente, che dà prova dell'immensa versatilità di questa artista, spesso a mio parere troppo sottovaluta. Ha spezzato il cuore l' I Miss You finale...rivolto a tutti noi.


Due grandi voci soul, quella di Sam Smith e John Legend, hanno interpretato un'altro celebrissimo classico cui testo è un vero e proprio invito a mantenere viva l'umanità e i legami che la tengono insieme, nonostante il distanziamento sociale in atto, ovvero Stand By Me di Ben E. King.

Attesissima l'esibizione della più famosa pop star americana del momento, Taylor Swift. Visibilmente emozionata e con un filo di voce quasi rotto dal pianto, la cantante ha deciso di proporre un pezzo tratto dal suo ultimo disco Lover, cioè Soon You'll Get Better, che sembra essere stata scritto apposta per questi giorni (You'll get better soon, cause you have to).


Ma è il finale dell'intero evento ad essere stato il momento più bello, emozionante ed emblematico dell'intera serata. Si è trattato di una versione di The Prayer, di Andrea Bocelli e Celine Dion, qui cantata dai due originari interpretati assieme a Lady Gaga e John Legend, accompagnati dal pianista Lang Lang. Importante è notare come quest'ultima performance abbia unito artisti provenienti da quelli che sono i tre paesi simbolo di questa lotta al COVID-19: la Cina con Lang Lang, primo paese al mondo in cui il virus si è diffuso; l'Italia con Bocelli, il primo paese del mondo occidentale ad aver affrontato questa emergenza sanitaria; Gaga, Celine e Legend dagli USA, attualmente la nazione con più contagi e vittime.

A prescindere dal credo di ognuno di noi, credo che una preghiera universale, anche laica, possa essere al momento tutto ciò di cui ogni essere umano ha bisogno. Perché, al di là della sacralità, una preghiera in fondo è solo un puro e semplice atto di speranza, di fede non per forza in un intervento divino, ma fede nel futuro, nell'umanità, nella luce, nella VITA. Ed è proprio sulle note di questo bellissimo brano che anche io auguro a tutti noi che la luce ritorni presto ad illuminare le nostre vite.


'E la fede che hai acceso in noi

Sento che ci salverà'

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