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Rain On Me | L'inno salvifico di Lady Gaga e Ariana Grande

L'hanno fatto per davvero.

Come si 'vociferava' da tempo, Lady Gaga e Ariana Grande, due fra le popstar più amate ed influenti del mercato discografico contemporaneo, hanno unito le forze e sfornato assieme un singolo esplosivo.


'Rain On Me' anticipa di una settimana quello che sarà il sesto album in studio di Lady Gaga, dal titolo Chromatica, e viene scelto ufficialmente come secondo singolo dopo l'ottimo risconto avuto dal precedente Stupid Love (#5 nella US Bilboard Hot 100). Grazie a queste prime due anticipazioni abbiamo ben chiaro che la Germanotta con il suo nuovo disco ha deciso di riprendersi 'ciò che è suo': il controllo sulla dancefloor. Si tratta di un progetto che prevede un vero e proprio ritorno alle origini, quello delle sonorità disco-pop che ce l'hanno fatta conoscere ed amare nel 2008. Al tempo stesso, Chromatica però sembra essere anche un'evoluzione dettata dal variegato percorso discografico che Gaga ha attraversato nell'ultimo decennio. In 'Rain On Me' è persistente un nitido vibe '90s, che è un po' quello che ultimamente riempie le radio e che ha lanciato e consacrato star come Dua Lipa o Rita Ora. Il tutto è qui però marchiato dal tratto distintivo della Mother Monster, che ne eleva la qualità, rendendo il singolo imparagonabile ad altre hit del momento e che ha il suo punto di forza nella versatilità vocale di Gaga (si alternano momenti in cui l'estensione vocale della cantante è al top, e altri in cui il parlato, quello robotico e martellante che ricorda Poker Face, sembra essere tornato).


La scelta di collaborare con Ariana è stata abbastanza facile. Entrambe si inseriscono in quella sotto-categoria di artiste POP in grado però di contraddistinguersi dal punto di vista vocale rispetto ad altre, se Gaga già con Joanne, Cheek to Cheek e A Star Is Born, ha mostrato le sue eccellenti doti da contralto e mezzo-soprano, d'altra parte la Grande, con la sua estensione di quattro ottave ed il famoso falsetto che l'ha più volta additata come la degna erede di Mariah Carey, ha potuto permettersi nella sua carriera di reggere duetti con voci magistrali come quelle di Andrea Bocelli e Stevie Wonder. Ma al di là dell'affinità vocale che le due sembrano 'già su carta' avere, c'è un fattore caratteriale importantissimo che avvicina Gaga ad Ariana: entrambe sono delle sopravvissute. Conosciamo tutti la triste tragedia avvenuta a Manchester quando, proprio esattamente tre anni fa, durante un concerto di Ariana Grande un terrorista affiliato all'ISIS ha sparato sulla folla, uccidendo 23 persone e ferendone circa 250. Da allora, nonostante la sua carriera sia proseguita regolarmente con tantissimi picchi nelle vendite, sembra che Ariana non sia, per forza di cose, più la stessa. L'evento traumatico ha destabilizzato la sua persona senza però mai spezzarla del tutto: la cantante nonostante viva una costante lotta con attacchi di panico e i sintomi classici del PTSD (post-traumatic stress disorder), non ha mai rinunciato, seppur con tantissime difficoltà, a concedersi live al suo pubblico, quello stesso pubblico verso il quale in un certo qual modo si sente debitrice. Per quanto riguarda Gaga, non ha mai fatto segreto di aver avuto sin da giovanissima una precaria stabilità emotiva che l'ha portata a fronteggiare più volte l'incubo della depressione con l'erronea conseguenza del trovar un facile rifugio nell'abuso di droghe e alcool come rimedio al problema. Ed è dopo queste considerazioni che Rain on Me acquista un valore aggiunto: al sound fresco, estivo e da dancefloor che la contraddistingue, si contrappone un testo 'importante', dove la pioggia diventa metafora di lacrime, dolore e (forse) anche di fiumi di alcool.

'I'd rather be dry, but at least I'm alive'

È così che il brano finisce col suonare come un inno alla resilienza, alla capacità dell'essere umano a contrastare gli episodi traumatici della propria vita, con la forza che contraddistingue la donna contemporanea e che, quando è impregnata di solidarietà, acquista ancor più quell'effetto salvifico che, solo grazie alla musica, può arrivare a pulsarti nelle vene.


'Hands up to the sky

I'll be your galaxy

I'm about to fly

Rain on me'






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