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What It Feels Like For Madonna At 63?

Immagine del redattore: DavideDavide

Tra infiniti alti e bassi, è innegabile che Madonna sia probabilmente l'unica grande leggenda, di quella generazione di artisti formatisi tra la fine degli anni '70 e gli inizi degli '80, ancora produttiva e rilevante in più settori artistici. Proprio quest'anno cade l'anniversario dei suoi 40 anni di carriera. Risale infatti all'Ottobre del 1982 l'uscita del suo primo singolo, Everybody. Non è però la solita retrospettiva che oggi vorrei offrire, ma una visione forse inedita, non solo per Madonna, ma in generale per tutto l'universo pop, ossia: come si può ancora essere una star e avere 63 anni?


Al di là di ogni utopia la nostra, ahimè, resta ancora una società piena di preconcetti e limiti, dove è inimmaginabile pensare di poter essere ancora rilevanti, senza seguire determinati canoni e standard, superati i 60 anni. Di sfide, taboo, barriere e censure Madonna ne ha dovute affrontare e superare molte, spianando la strade a tantissime donne che oggi hanno, anche grazie a lei, la piena libertà di esprimere se stesse senza il duro giudizio del moralismo patriarcale che da sempre ha tentato, a volte riuscendoci, di ingabbiare la figura femminile. Basti pensare al semplicissimo, e purtroppo, ancora attuale limite sociale per cui una donna che ha più uomini è considerata una prostituta, mentre un uomo che ha più donne un playboy. Perciò, anche dopo 40 anni di onorata carriera, le sfide per la Signora Ciccone sembrano non essere finite, anzi, forse quella che oggi si ritrova a combattere può rappresentare la sfida più grande di tutte: cosa sia giusto, consono ed opportuno fare 'alla sua età'. In fondo con le rivoluzioni Madonna si è sempre trovata a suo agio, e non sarà di certo questa la battaglia intellettiva e sociale che riuscirà fermarla. Quel che è assolutamente chiaro, nel suo presente, è che a lei non importa minimamente di 'invecchiare' nel modo in cui gli altri, la società, si aspetta, ed è da questa consapevolezza che si deve assolutamente partire per porre una base solida all'analisi che mi appresto a compiere. Apparentemente la nuova Madonna è in grado solo di suscitare polemiche e critiche da dare in pasto ai giornaletti di gossip. Solo però chi ha avuto la lucidità di seguire la sua intera carriera, il suo completo processo evolutivo, riesce invece a capire come la cantante oggi non abbia in realtà propriamente assunto, camaleontica com'è, una nuova forma, in grado magari anche di infangare il suo passato, ma che invece, con la maturità dell'esperienza artistica e del suo bagaglio formativo non indifferente, 'alla sua età' stia solamente incarnando tutto quello che negli scorsi decenni ha seminato e raccolto.


Ci sono diverse fasi nella carriera della Ciccone, ci verrebbe quasi da dire 'diverse Madonna' che si sono susseguite negli anni. A chi dunque oggi trova a tratti irriconoscibile l'artista che ha da sempre amato e seguito, io propongo una chiave di lettura inedita, in cui riconoscere quanto solo in questi ultimi anni lei in realtà sia la perfetta combinazione di tutto quel che è stata nel tempo. Proprio come i vari pezzi di un mosaico, ha composto e modellato se stessa per essere la donna fortemente strutturata che oggi appare. Analizzerò cinque tematiche che, in questi passati 40 anni, ci hanno raccontato di Madonna, e vi farò scoprire quanto tutte queste versioni di sé siano in realtà ancora oggi presenti, convivendo compattamente in un'unica persona.



1 | Back to Basics


Dopo gli ultimi anni passati in Portogallo, Madonna è tornata a vivere prevalentemente a New York. Per quanto amore riesca a prendere e a trasferire nella sua arte da ogni angolo di mondo in cui ha abitato, è con New York che la cantante ha un rapporto davvero esclusivo. È lì infatti che tutto ha avuto inizio. La storia la conosciamo: da una piccola cittadina del Michigan, con soli 35 dollari in tasca, nel 1978 una giovane Madonna si è trasferita nella Grande Mela, città che le ha permesso di intraprendere un percorso artistico, contaminato da più e diversi contesti sociali. Dalle lezioni di danza classica alle prime band, in cui esordisce come batterista, è nella NY degli emarginati che Madonna si trova però più a suo agio. Ed è proprio in questo stimolante ma ancora sottovalutato universo, posto ciecamente al limite delle convenzioni culturali in voga, che in quegli anni nasce un nuovo movimento destinato a cambiare totalmente il corso dei costumi sociali contemporanei. Keith Haring, Andy Warhol, Basquiat, sono tutti artisti che Madonna ha avuto modo di conoscere e frequentare proprio in quegli anni di formazione. Ma non solo, la vita notturna tra il Danceteria e lo Studio 54, avvicinano la giovane artista anche a meno noti musicisti, produttori, ballerini e deejay emergenti, quasi tutti appartenenti ad un preciso contesto razziale, afroamericano o ispanico, pensiamo ad esempio all'iconico partner Stephen Bray o all'amico John "Jollybean" Benitez. Al debutto radiofonico di Everybody, la stessa Madonna (assente nella copertina del 45 giri) viene inizialmente immaginata da molti come un'artista afroamericana.

Il suo provenire, letteralmente, 'dalla strada' è un elemento nella formazione madonnara indelebile, che ancora oggi, nonostante i successi e le ricchezze accumulate, caratterizza la vita e gli ambienti newyorkesi frequentati di Miss Ciccone. Tra i suoi attuali collaboratori e amici più fidati, tantissimi infatti provengono dalla stessa comunità multietnica, musicalmente vicina all'urban, hip-hop e rap, che l'aveva amorevolmente accolta da ragazza. Quasi tutti i suoi ultimi featuring sono realizzati con gli esponenti della nuova scena black, contaminando il suo universo pop e tendenzialmente mainstream, con la costante ricerca di fonti d'ispirazione provenienti ancora una volta dalla periferia newyorkese. La vicinanza, la gratitudine e l'amicizia verso questo contesto sociale, torna oggi ad essere predominante, sia lavorativamente parlando che in termini di affetti personali, evidenziando, in questa mia analisi, un primo filo conduttore che ricollega il suo presente al suo più remoto passato.


2 | SEX

Madonna come sex symbol, quasi del tutto slegata dalla figura di cantante, è sicuramente un'immagine indelebile degli anni '90. Da ragazzaccia punk, a fine anni '80 Madonna reiventa inaspettatamente la sua immagine mettendo in mostra di sé un allora inedito e provocante lato erotico. La biondissima Femme Fatale, che trae la sua fonte primaria d'ispirazione nella grande diva del passato Marilyn Monroe, nel 1992 diventerà Dita, alter ego creato dalla Ciccone per il disco Erotica e lo scandaloso libro SEX, in cui le fantasie sessuali di una donna sono per la primissima volta esternate a tutti quelli che, abituati al successo di riviste per uomini come Playboy, mai avrebbero immaginato questo capovolgimento dei ruoli di genere in modo così esplicito. La femminilità madonnara è un concentrato di potere e desiderio, di oggetto e comando, di supremazia e sottomissione, narrata per la primissima volta, almeno nell'universo POP, in tutte le sue sfaccettature, a volte anche in apparente contrasto tra loro. Il tutto provoca un fortissimo dibattito culturale dove questa esaltazione così marcata dei desideri sessuali femminili per alcuni diventa sinonimo di volgarità e perversione, per altri invece una nuova forma di femmineo coraggio, molto diverso da quello più politico dei movimenti anni '70 come NOW, in cui i sogni carnali delle donne non sono più un taboo o una debolezza mirata al semplice compiacimento maschile, ma una libertà, un'arma da sfoderare per poter raggiungere pienamente quell'equilibrio e parità di genere che tanto si bramava. La nudità di Madonna si fa così manifesto di un percorso più profondo di appropriazione e consapevolezza del proprio corpo, del proprio piacere erotico e dei propri desideri intimi.

Dopo Madonna è stato sicuramente più facile per molte donne dello spettacolo esibirsi in lingerie restando comunque credibili artisticamente. Ma questa stessa conquista può oggi essere messa in discussione solo perché ancora perpetrata da una donna di 63 anni? C'è una data di scadenza sul corpo femminile che ci indica dopo quanto tempo questo debba smettere di essere mostrato e desiderabile? Può una donna adulta parlare della sua vita sessuale senza essere marchiata come patetica? Questi sono tutti inediti interrogativi che la nuova Madonna oggi pone alle masse. Alla sua età la nudità, il desiderio di restare ancora sexy, non viene mai censurato, ma anzi, continua ad essere vissuto con un'insolita naturalezza, facendo spesso storcere il naso ai fasulli emancipati che nel moralismo e perbenismo però ancora restano ancorati. È chiaro a tutti che Madonna voglia ancora essere un sex symbol, rivendicare la propria femminilità, eroticità, e solo chi riesce ad andare oltre al dato anagrafico potrà rinvenire in tutto ciò ancora una volta un elemento di continuità con la donna che è stata negli anni '90, e che forse se ha una colpa è solo quella di essere rimasta fedele ai suoi ideali.


3 | Motherhood

La perdita della madre, a soli sei anni, è stato indubbiamente uno degli avvenimenti privati più caratterizzanti la personalità di Madonna. In particolar modo, il rapporto travagliato con il padre che ne è conseguito, è stato fondamentale per quel sentimento di riscatto famigliare che la popstar ha da sempre nutrito. Il 14 Ottobre 1996, Maria Lourdes Ciccone Leon, la primogenita di Madonna, viene al mondo, e nulla sarà più come prima. La sfera privata, ma anche professionale, della cantante subisce un cambiamento immane. Risalta infatti sin da subito agli occhi della stampa un tratto caratteriale della donna fortemente materno, forse anche inedito per una persona così famosa. Siamo abituati nel mondo dello spettacolo a vedere le grandi star circondarsi di una serie di figure esterne dedite all'educazione dei figli altrui. Con Madonna invece è tutto diverso, la star crea un legame personale fortissimo con 'Lola', è fondamentale per lei essere presente in tutto il processo di crescita e di formazione della figlia, prendendo, come è solita fare anche nella vita lavorativa, decisioni anche apparentemente molto severe (si racconta, ad esempio, che fino ad una certa età fosse proibito alla bambina di guardare la televisione senza il consenso o la presenza di un genitore).

Nel 2000 nasce Rocco, dal matrimonio con il regista Guy Ritchie, e lo spirito materno di Madonna esplode ancora una volta. Tuttavia è solo di recente, con l'avvento dei social ed in particolar modo di Instagram, che riusciamo ad avere uno sguardo inedito e molto profondo nella vita personale della popstar, nel quale è impossibile non notare come la maternità sia una sfera fondamentale, a volte anche totalizzante, della sua quotidianità. A Lola e Rocco ha fatto seguito l'adozione di David, Mercy, Estere e Stella, queste ultime due nel 2017, tutti nati nel Malawi, Stato africano che la star ha molto a cuore, e nel quale, con la creazione della fondazione Raising Malawi, ha dedicato una grande parte della sua attività benefica. Con in casa dunque quattro figli adolescenti, il presente di Madonna è pregno del suo essere mamma, e, come qualsiasi madre, è solita immortalare nel suo Instagram ordinarie scene di vita passata con i figli. Questo lato così personale e protettivo, che ha aiutato a smorzare a metà anni '90 l'austerità con cui alcuni vedevano Madonna, è dunque ancora vivo e pulsante oggi, a tracciare l'ennesimo presente filo conduttore mai interrotto con una fase della sua vita, tra le più amate dai suoi fan.



4 | Spirituality

Al tema della maternità è consequenziale associare, nel percorso artistico madonnaro, quello della spiritualità. Cresciuta con una forte e predominante educazione cattolica, sin dagli esordi con Like A Virgin, la religione ha sempre avuto un ruolo fondamentale nell'universo creativo dell'artista. Continuamente a metà tra devozione ed eresia, Madonna, in perenne sfida col suo passato famigliare, con l'educazione impostale ed il provincialismo del Midwest, ha dissacrato più volte i dogmi cattolici fortemente condizionanti il pensiero di gran parte del mondo Occidentale, a volte spingendosi così oltre da ottenere la disapprovazione direttamente dal Vaticano. Con il disco Ray Of Light però, concepito ed uscito proprio dopo la nascita di Maria Lourdes, Madonna torna in vetta alle classifiche in una nuova veste artistica e personale molto più spirituale. Sono gli anni della sua vicinanza alla Kabbalah, di esplorazione, studio e ricerca delle scienze religiose.

L'atteggiamento della cantante nei confronti dell'universo teologico muta, non più eretico in maniera fine a se stessa, ma divenendo più intenso e, in un certo qual modo, accademico. È proprio dallo studio delle diverse religioni, dottrine filosofiche e spirituali, che è chiara agli occhi di chi, per giustificata confusione, ancora non capiva se la cantante fosse solo una mera provocatrice senza alcun messaggio da lanciare, la posizione di Madonna nei confronti della Chiesa: pur vivendo profondamente la sua esistenza in modo spirituale, essa non associa se stessa ad alcuna specifica dottrina religiosa. Oggi la presa di coscienza, maturità e conoscenza di questa tematica, permette all'artista di poter pervadere di spiritualità i propri lavori, mantenendo ancora vivo quel labile confine tra sacro ed profano, ma con l'esperienza di chi sa bene di cosa sta parlando ed ha ben chiaro quanto l'iconografia di ogni religione possa essere strumentale alla creatività ed al suo modo di esprimersi, soprattutto sul palco.



5 | Rebel

Il 2003 è stato l'anno di American Life, il disco più politico di Madonna. Era il periodo post 11 Settembre, quello della guerra in Iraq e della presidenza Bush, Madonna non poteva tacere e non dire la sua. Il disco nasce come una vera e propria opera satirica nei confronti della società e del nazionalismo americano, che proprio in quei tempi stava attraversando picchi di deliro assurdi. Esporsi però in prima persona su una tematica così scottante le costa un grande flop a livello commerciale, complice il boicottaggio dei suoi nuovi pezzi da parte delle emittenti radiofoniche statunitensi. Il fatto che Madonna abbia espresso il suo pensiero politico, anti-repubblicano ed apertamente contrario alla guerra in corso, le è pesato parecchio in termini di fama, c'è chi in quegli anni parlava addirittura di capolinea nella sua carriera, cosa che come sappiamo fortunatamente non si è verificata. Nel 2005 esce Confessions On A Dance Floor ed il successo che ne deriva sbugiarda completamente quel che i suoi detrattori auspicavano, tuttavia, in un certo qual modo, il legame tra la popstar e gli Stati Uniti continua a restare indelebilmente deteriorato. Madonna non è mai stata una persona facilmente imbavagliabile, da sempre, già a partire dagli esordi, si è esposta in prima linea su quelle che erano le tematiche che sentiva più vicine e per le quali dover lottare; per questo, anche dopo American Life, seppur in modo meno eclatante, l'artista non ha mai smesso, soprattutto nei suoi spettacoli, di inserire blocchi a tematica politica, in linea col filone anti-bellico del 2003. Dopo la presidenza Obama, della quale è stata una grande sostenitrice, Madonna si schiera apertamente contro il neo-Presidente Trump, cosa che non smette di influenzare e rimarcare nei suoi testi e nei suoi show.

A distanza di anni da American Life, un nuovo filone politico trova spazio nel Madame X Tour, il suo ultimo tour mondiale conclusosi nel 2020. L'intero spettacolo parla di lotta sociale, argomento che ancora oggi infervora gran parte della popolazione americana, soprattutto di quella a sostegno della comunità LGBT e delle minoranze etniche, caratterizzante il brano I Rise, o di quella contro lo spropositato e pericoloso utilizzo delle armi, attorno al quale ha scritto e 'performato' God Control.

Con la fine del tour, l'ostinata vena ribelle di Madonna non si placa: risalgono all'estate del 2020 le immagini che la ritraggono per le strade londinesi a sostegno del movimento Black Lives Matter, e quelle che la vedono, con tanto di passamontagna, in giro di notte per Los Angeles ad affiggere manifesti contro il libero mercato statunitense delle armi. Il lato più ribelle di questa donna, è chiaro, oggi è più vivo e sentito che mai.






''Io non la riconosco più, mi manca la Madonna dei tempi d'oro''.

Sul serio? La Madonna dei tempi d'oro è in realtà ancora davanti ai vostri occhi! Se riusciste solo per un secondo ad andare oltre ai filler e alla chirurgia estetica, in modo molto meno superficiale di come lei ci ha da sempre insegnato, capireste che è tutto davanti a voi, più forte e vivo che mai. Madonna a 63 anni non ha davvero nulla da invidiare alla donna che, nelle sue mille trasformazioni, è stata. Anzi, penso che la maturità personale ed artistica, di cui oggi può godere, possa essere uno strumento ancora più potente di quanto lo sia stato in passato. Espressione di questa completezza e consapevolezza è proprio a mio parere il Madame X Tour, spettacolo perfetto in ogni singolo dettaglio, intriso di ogni specifico aspetto dell'immaginario e della creatività madonnara, vetta artistica più alta da lei mai raggiunta e che tutti dovrebbero guardare per capire chi è Madonna oggi. Le sfide non sono di certo ancora finite, quella più grande che oggi le tocca affrontare, nonostante il bagaglio culturale, la cosiddetta legacy di cui gode, è proprio quella verso il pregiudizio più aberrante: riuscire ad essere ancora Madonna a 63 anni. La sua è una lotta all'ageismo dalla quale, non ho dubbi, ne uscirà sicuramente ancora una volta vittoriosa, e che spianerà di nuovo la strada per chi verrà dopo di lei. Ci ritroveremo, fra 30 anni, a non trovare nulla di inconsueto nel vedere star come Lady Gaga o Ariana Grande esibirsi nel loro ruolo da popstar, mantenendo integra la propria personalità, 'nonostante l'età'. Tuttora non capiamo pienamente quello che oggi Madonna sta realizzando, levigando, per tutte quelle donne che a 60 anni non si sentono ancora finite, che hanno ancora voglia di essere madri, amanti, caste, sensuali, femminili, ribelli… libere, come ogni essere umano d'altronde merita di vivere.




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