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Bombshell | La voce delle donne

Aggiornamento: 1 ago 2020

Tra i settori più penalizzati dalla pandemia da Covid-19 sicuramente si può annoverare quello cinematografico. La 'mancanza da cinema' è una patologia che sta affliggendo i cinefili di tutto il mondo arrecando invece fortuna a quelle società che si occupano della distribuzione di film, o comunque contenuti video, via streaming, che hanno visto, negli ultimi mesi, crescere in modo evidente il proprio numero di iscritti. Uno dei tanti motivi di questa diffusione in massa dell'abbonamento a servizi video digitali come Netflix and co. è, oltre il tentativo disperato di ammazzare la noia durante il lockdown, sicuramente la distribuzione di tante pellicole, che sarebbero dovute arrivare sul grande schermo cinematografico italiano da Marzo 2020 in poi, approdate però, con la chiusura dei cinema, in anteprima proprio su questi servizi in rete.



Fra i tanti titoli che hanno visto compromessa la propria data d'uscita in sala c'è anche Bombshell- La Voce Dello Scandalo, già sugli schermi americani dal Dicembre 2019 e in arrivo in Italia per fine Marzo 2020 ma poi, per l'appunto, approdato soltanto in streaming, su Amazon Prime Video, il successivo 17 Aprile. L'attenzione per questa pellicola nasce prima di tutto per la potente triade femminile che compone il cast principale: i premi Oscar Nicole Kidman e Charlize Theron, e la ormai nuova stella hollywoodiana Margot Robbie. Il cast d'eccellenza non è passato inosservato nemmeno ai due dei più importanti 'movie awards' per antonomasia, i Golden Globe e i Premi Oscar del 2020, che hanno visto nominate, per i ruoli di miglior attrice protagonista e non, rispettivamente la Theron e la Robbie. Insomma, pur non avendo particolarmente brillato nei botteghini d'oltreoceano, Bombshell dal mondo della critica e dei riconoscimenti cinematografici è stato sicuramente ben accolto, motivo per cui la sua attesa in Italia, per i seguaci del cinema, era abbastanza sentita. Ad incuriosire il tutto gioca un ruolo fondamentale anche la sua particolare trama, riguardante un evento di cronaca neo-precursore degli odierni movimenti femministi noti globalmente con il 'metoo', che ha certamente avuto meno risonanza mediatica qui in Europa rispetto agli States, e cioè quello delle molestie sessuali perpetrate verso decine di sue dipendenti dall'ex presidente ed amministratore delegato della FOX, Roger Ailes.

Lo scandalo, scoppiato nel 2016 e che porta all'immediato licenziamento di Ailes, racconta di una strategia misogina e sessista perpetrata 'da sempre' nel team FOX, non solo dal suo direttore ma anche dai suoi 'sottoposti', ai danni di diverse impiegate in azienda, tra cui anche figure di spicco e volti noti del network.

Il film sceglie di raccontarci la vicenda attraverso tre voci differenti ma in un certo qual modo complementari per comprenderne gli eventi, quelle di Gretchen, Megyl e Kayla.


L'ex Miss America Gretchen Carlson, conduttrice del noto Fox & Friends, nel film interpretata dalla versatilissima Nicole Kidman, può essere considerata il volto più noto dell'intera vicenda. La giornalista, dopo essere stata prima declassata ed infine licenziata a seguito di sue affermazioni troppo 'liberali' in diretta, ritenute scomode da un network apertamente 'di destra', repubblicano e conservativo, è infatti colei che fa esplodere lo scandalo, denunciando per prima Aisel e raccogliendo successivamente supporto con le testimonianze di altre colleghe. Stanca dei continui commenti denigranti verso il genere femminile che si aggirano in FOX, decide, ancor prima del suo licenziamento, di iniziare una segreta collaborazione con i legali Nancy Smith e Martin S. Hyman, ai quali consegnerà un vero e proprio dossier contenente, tra l'altro, anche le registrazioni che documentano le molestie subite da Roger Aisel in persona, sin dal momento della sua assunzione, e tutte le altre prove relative alle 'politiche' sessiste poste in essere dall'intero studio negli undici anni della sua permanenza lavorativa.


La seconda voce narrante e colonna portante della pellicola è Megyn Kelly, forse il volto femminile più famoso in FOX, conduttrice da dodici anni di Fox News, e nel film impersonificata dalla splendida e quasi irriconoscibile Charlize Theron. La Kelly, forte della sua posizione lavorativa e delle simpatie di Roger, durante una nota intervista con l'allora candidato alla nomination presidenziale Donald Trump, ha avuto il coraggio, seppur essa stessa rappresentante del mondo repubblicano, di contestare al futuro Presidente degli Stati Uniti alcune sue affermazioni sessiste rivolte, in campagna elettorale e non, verso diverse donne. Il caos che ne deriva spiazza totalmente la vita di Megyn, una serie di tweet diffamatori rivoltele dallo stesso Trump e dai suoi seguaci le rendono per mesi la vita impossibile. Insultata, paparazzata, violata nella sua privacy e derisa pubblicamente dall'ala più conservatrice della sfera politica americana, la giornalista si ritrova oltre tutto completamente abbandonata dai suoi colleghi in FOX, sopratutto da Ailes, suo mentore e protettore, ormai soddisfatto solo per aver avuto l'attenzione mediatica derivante dalla scandalosa intervista. Il duro colpo subito dalla Kelly viene tuttavia ammortizzato nel tempo e lo scandalo presto dimenticato quando Gretchen Carlson denuncia Ailes. La posizione di Megyn, successivamente all'accusa di molestie contro il dirigente de suo network, diventerà centrale e importante per l'esito della vicenda giudiziaria: inizialmente e colpevolmente neutrale alla questione, sarà poi proprio il suo scendere in campo, il suo schierarsi da una parte anziché dall'altra, a ribaltare le carte del caso, in una silenziosa solidarietà femminile verso Gretchen, da sempre, come un altro dogma delle strategie sessiste vogliono, imposta come sua rivale dalla stessa FOX.


Le due donne protagoniste della storia non si rivolgeranno mai la parola durante le quasi due ore di film, proprio a sottolineare la distanza e la velata concorrenza latente tra le due. A fare però da collante tra i loro due universi c'è la terza ed ultima protagonista e voce narrante della pellicola, la 'nuova arrivata' in FOX, Kayla Pospisil, cui panni sono rivestiti dalla giovane Margot Robbie. Kayla inizia il suo iter lavorativo nel network lavorando inizialmente per Gretchen, ma, poco prima del licenziamento di quest'ultima, decide, stanca di una posizione professionale perennemente in ombra, di provare anch'essa l'ascesa che potrebbe portarla a divenire uno dei volti di punta della società. Il suo è un personaggio fittizio, scelto però dal regista di Bombshell a rappresentare ed incarnare una delle tantissime aspiranti giornaliste e conduttrici vittime dello schema di abusi perpetrati da Roger Ailes. Anche Kayla infatti pagherà a duro prezzo la sua scalata verso una posizione lavorativa più gratificante, dovendo subire, come le altre due più grandi donne del network, le stesse violenze e soprusi. Nonostante la sua vicinanza emotiva a Gretchen, la ragazza però è inizialmente restia nel contribuire alla sua causa con la sua testimonianza, quasi autoconvincendosi che l'essersi 'venduta' per la carriera fosse prassi comune, sarà però inaspettatamente Megyn Kelly a rivolgesi a lei in qualità di confidente, spingendola alla fine a prendere anch'essa una posizione netta tra etica personale ed aspirazioni lavorative.

Solo in un'unica ed emblematica scena le tre protagoniste si incontreranno, nel vano di un ascensore, in un momento nodale per la trama del film, dove ognuna di loro, 'in attesa' in quel simbolico limbo, sta per andare incontro ad un momento che segnerà per sempre le rispettive carriere.


La pellicola è diretta da Jay Roch, conosciuto tra l'altro per un altro film biografico/d'inchiesta, 'L'ultima parola-La vera storia di Dalton Trumbo'. Lo stile utilizzato per Bombshell avvicina la narrazione in prima persona alle tecniche del documentario. Importanti per comprenderne a pieno le vicende saranno infatti le didascalie che affollano lo schermo, segnalandoci, proprio come in un dossier, i dati anagrafici e i ruoli rivestiti in FOX dal numeroso cast. Pur non essendo riuscito a trionfare nelle categorie più importanti per le quali era candidato agli Oscar, Bombshel la notte del 9 Febbraio 2020 vince l'Academy nella categoria 'Miglior trucco e acconciatura', vittoria strameritata se solo si pensa alla trasformazione estetica perpetrata sulla Kidman e sopratutto su Charlize, per renderle il più somiglianti possibili alle reali protagoniste della vicenda.


Il successo di un film che racconta di fatti reali, e sopratutto abbastanza attuali, risiede senza dubbio nel modo in cui i reali protagonisti della storia lo accolgono: nonostante diverse 'libertà narrative', secondo la giornalista Megyn Kelly, la pellicola è stata fedele al reale corso delle vicende, e anzi, a suo parare, sembra esserci andata anche 'troppo leggera' nei confronti di Ailes (deceduto nel 2017, ad un anno dallo scandalo).

Quel che salta immediatamente all'occhio dello spettatore è la mancanza totale di scene che rappresentano le violenze e gli abusi di cui le accusatrice del dirigente FOX parlano, a parte infatti un colloquio tra Kayla e Roger più volutamente orientato verso l'umiliazione e la mercificazione del corpo femminile che il rapporto sessuale in sé, la brutalità dello stupro è del tutto assente nel film, privandolo un po' di carica emotiva ma al contempo accentuandone il tratto dossieristico. Un breve momento in cui l'emotività irrompe, in una pellicola che sa più di documentario che di 'dramma', lo si ha nel dialogo finale: Gretchen Carlson, dopo aver ottenuto il licenziamento di Ailes, le scuse del network ed un risarcimento di 20 milioni di dollari, viene però vincolata dai suoi avvocati ad una clausola di riservatezza, che suona quasi come un nuovo e ripetitivo tentativo di imbavagliamento. A questo punto il legame tra spettatore e personaggio si carica di un'inedita complicità e la Kidman, rivolgendosi proprio a chi ha appena finito di guardare il film, risponde a questo domanda giuridica di 'obbligato silenzio' sulla vicenda da lei appena vissuta con un secco e rivendicativo: FORSE!

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