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Le notti bianche di F. Dostoevskij | Sintesi additiva di tutti i colori... dei sogni

Aggiornamento: 3 mar 2020

Coloro che sognano di giorno sono consapevoli di molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte” (E.A.Poe)


Con questa citazione, vorrei iniziare a parlarvi di uno dei manoscritti letterari che maggiormente rispecchiano l’animo dell’essere umano, dalla sua fragilità al suo chiudersi nel sogno, ignaro di ciò che la vita reale può offrirgli.

Talvolta ci si chiude in un mutismo dell’anima cercando rifugio nelle proprie “fantasticherie”, come afferma Dostoevskij, poiché si preclude un’apertura al mondo. Ma dobbiamo guardare la realtà e comprendere che ogni chiusura verso la società è dettata solo da noi stessi, e non da quest’ultima che sembra estraniarci.

Questo senso di alienazione è uno dei principi cardini dell’intera produzione letteraria dell’autore il quale si sofferma sul concetto del sogno ne “Le notti bianche”, in quanto unica fonte di evasione. Ma ciò viene sopito quando ai suoi occhi compare la visione della “ragazza dalle lunghe ciglia nere”, colei che farà sognare ancora una volta il nostro eroe ora ad occhi aperti, Nasten’ka.


Boreas” - J. W. Waterhouse- 1903


Tra scambi di pensieri, opinioni e consigli sulle loro vicende, scopriranno che la notte è amica non solo del sonno, ma anche del dialogo. Le avventure vissute dal nostro eroe saranno d’ispirazione per la ragazza appena conosciuta che si aprirà nel comprendere a pieno la visione del passante invisibile, del sognatore che passeggia solo tra le vie di Pietroburgo, colui addetto ad accogliere l’amore che nutre per lei.


“Il sognatore fruga invano, come tra la cenere, tra i suoi vecchi sogni cercando almeno qualche scintilla per soffiarvi sopra e rinnovare la fiamma per riscaldare il cuore gelato e far rinascere in esso ciò che prima gli era tanto caro”.


Il desiderio dell’amore sognato è racchiuso nella contemplazione immaginaria, frutto della visione negativa della società legata alla fugacità dell’attimo che non permette neanche al “tempo di innamorarsene...


Continuando a percorrere il lungofiume insieme all'inguaribile sognatore, possiamo riflettere insieme ad egli sulla tematica della temporaneità e sul vivere di sentimento, poiché pieni di amore da donare ed essere pronti a non ricevere, talvolta.

Il rifiuto, però, non deve permettere di abbatterci e precludere l’abbandono dell’instancabile cuore, sempre pronto ad innamorarsi dell’amore e della vita, che continua a scorrere incessantemente come quel fiume.



Nasten’ka che tu sia benedetta per l’attimo di beatitudine e di felicità che hai donato ad un altro cuore, solo e riconoscente!

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